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Down Jones: cosa è accaduto giovedì
Nella giornata di Giovedì, il Nasdaq ha chiuso a circa il 5% al di sotto del suo record e l’S&P 500 è crollato di quasi il 6%. Il giorno peggiore da metà marzo. Su Wall Street hanno pesato le indicazioni della Federal Reserve. L’istituto ha confermato che la strada verso la ripresa sarà lunga e che l’aumento di casi di COVID-19 negli Stati Uniti sta minando la fiducia degli investitori nei confronti di un possibile rimbalzo economico.
Alcuni analisti sono convinti che il mercato abbia sopravvalutato la paura legata all’aumento di nuovi casi di coronavirus.
Sul breve periodo, è stato possibile vedere molti traders spostarsi nell’azionario con strategie più aggressive, riuscendo ad ottenere buoni profitti.
A fine settimana, tutti i principali settori S&P sono cresciuti dando il massimo impulso all’indice di riferimento. Boeing Co è balzato del 5,2%, dopo un calo dell’8%. United Airlines Holdings Inc, American Airlines Group Inc e Norwegian Cruise Line Holdings Ltd hanno fatto un balzo tra l’11% e il 12,5%, portando forti guadagni sull’S&P 500, dopo il calo della sessione precedente.
Poco prima della chiusura della settimana, la media del Dow Jones è riuscita a salire di 190,90 punti, pari allo 0,76%, a 25.319,07. L’S&P 500 ha chiuso in rialzo di 15,50 punti (+0,52%), a 3.017,60. Il Nasdaq Composite ha guadagnato 33,59 punti, ovvero lo 0,35%, a 9.526,32.
Photoshop Adobe Inc ha fatto registrare un rialzo del 3,1% dopo il bilncio trimestrale, migliore del previsto, spinto dalla forte domanda per il software cloud dell’azienda.
Il produttore di abbigliamento per yoga Lululemon Athletica Inc è invece sceso del 5,2% dopo aver pubblicato risultati trimestrali inferiori alle attese.
I casi di coronavirus in aumento sgonfiano l’ottimismo dei mercati
Sebbene Wall Street abbia reagito con forza, durante l’ultima settimana di mercato il Dow Jones ha perso comunque 1.800 punti, a causa dell’aumento di casi di coronavirus.
Un boccone amaro da digerire, dopo il crescente ottimismo delle ultime settimane su un possibile rapido recupero dell’economia che vive la peggiore crisi da diversi decenni.
Ad ogni modo, la maggior parte degli analisti è convinta che investire in Borsa adesso abbia i suoi vantaggi. Sul lungo termine, innanzitutto, il mercato non può che risalire. Ma soprattutto, la paura per i nuovi casi di Covid19 è sopravvalutata.
La logica porta gli esperti a pensare che, anche in caso di una seconda ondata di contagi, il mondo sarà pronto, questa volta, ad affrontare l’emergenza. Limitando i rischi di un nuovo crollo delle Borse.