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Comprare azioni Azimut: cosa analizzare per conoscere l’azienda?
Gli investitori scelgono di comprare Azioni Azimut per diverse motivazioni, ma sempre dopo un attento studio di alcuni fattori che caratterizzano lo stato di salute operativo e finanziario dell’azienda. Vi consigliamo di fare riferimento ai seguenti parametri:
- Il modello di business dell’azienda;
- Profitti e perdite presenti negli ultimi bilanci aziendali;
- Studio dei competitor dello stesso settore;
- Le persone chiave collegate all’azienda (i c-level);
- Il sentiment dei lavoratori dell’azienda;
- Livello di indebitamento dell’azienda;
- La RoadMap societaria.
Ogni aspetto sopra indicato si compone di elementi importanti che possono condizionare il prezzo delle Azioni Azimut in Borsa. Vediamo per ogni punto l’attuale situazione della compagnia milanese.
Azimut: modello di business
Come sappiamo, l’azienda rappresenta il principale Asset Manager Indipendente con sede in Italia. Senza dubbio, la leadership del marchio nel suo settore di attività è un punto a favore del trading sul titolo dell’azienda. Il business model di Azimut, in particolare, si presenta come un modello unico, basato sull’integrazione tra gestione e distribuzione. Nel dettaglio, il modello di business di Azimut è incentrato sulla vendita, sulla gestione e sulla distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi, attraverso oltre 2000 professionisti e diverse società. La Holding opera in Italia, ma anche a livello internazionale, in realtà molto fiorenti nell’ambito dell’asset management, come Lussemburgo, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti.
Tra i prodotti principali venduti e gestiti dall’azienda sono inclusi fondi comuni italiani, fondi alternativi italiani, fondi multistrategia e Assicurazioni sulla vita. Il punto di forza della compagnia è senz’altro la sua rete di distribuzione. L’azienda Azimut investe molto su questo aspetto puntando soprattutto sulla formazione dei consulenti in diversi ambiti della finanza. La coordinazione tra professionisti e società controllate è l’arma vincente di questo business, altamente performante. Grazie al suo modello operativo, la società ha conquistato la fiducia di clienti e investitori, arrivando ad essere un punto di riferimento nel suo settore di attività anche in Borsa.
Profitti e perdite di Azimut
Nonostante la pandemia in atto, Azimut ha recentemente ottenuto risultati finanziari record, in particolar modo nel 2021, quando ha realizzato un utile netto più alto del 59% rispetto al 2020. Si tratta senza alcun dubbio di un forte segnale di crescita, con la società che ora può porre ulteriori basi ad un’espansione futura, oltre i territori in cui già opera ed intensificando le operazioni già in atto. Per quanto riguarda la quotazione del titolo della società in Borsa, il prezzo era riuscito ad involarsi, a fine 2021, verso i massimi record del 2015. Tuttavia, l’apprensione globale per la guerra tra Russia e Ucraina ha poi interrotto l’escalation del titolo. Nel complesso, per la società milanese, i profitti superano di gran lunga le perdite, la gestione dei costi è ottimale, il livello di indebitamento sta diminuendo e l’utile tocca picchi record. Tutti questi elementi potrebbero portare gli investitori a puntare su Azimut non solo nel breve e medio periodo, ma anche nel lungo termine.
Azimut: chi sono i competitor del settore?
I competitor di Azimut sono principalmente quattro: le statunitensi BlackRock Inc e BNY Mellon, la canadese Brookfiled Asset Management Inc e il Gruppo svizzero UBS. In particolare, la multinazionale BlackRock rappresenta un colosso mondiale nell’ambito dell’Asset Management e attualmente non ha rivali capaci di replicare e/o superare la sua espansione. In Italia, invece, Azimut vanta un’assoluta leadership nel suo settore di attività.
Azimut: le figure chiave
Per investire anche solo 100 euro su Azimut i trader non devono dimenticare le figure chiave dell’azienda. Infatti, per puntare ad una rendita mensile da Azimut, bisogna conoscerne i dirigenti, in modo tale da poter essere sempre aggiornati su eventuali dichiarazioni o nuove strategia in atto.
Attualmente, il CEO di Azimut è Paolo Martini. Più precisamente, Martini è Amministratore Delegato e Direttore Generale di Azimut Holding, Vice Presidente di Azimut Capital Management e Presidente di Azimut Libera Impresa. Una figura di spicco a cui l’azienda deve gran parte del suo successo e punto di rifermento per gli investitori. Martini ha iniziato la sua carriera con una Laurea in Economia all’Università Cattolica di Milano, lavorando poi nel settore bancario presso Alleanza Assicurazioni, Gruppo ING e Banca Esperia, prima di approdare in Azimut.
Il fondatore della compagnia è, invece, Pietro Giuliani, Presidente della Holding e delle società operative del Gruppo. Altre figure dirigenziali della compagnia sono Gabriele Blei, Massimo Guiati, Giorgio Medda e Alessandro Zambotti.
Il sentiment dei lavoratori dell’azienda Azimut
Lavorare per Azimut sembra essere piuttosto soddisfacente. Recenti statistiche mostrano un livello di gradimento attorno all’80% sia per quanto riguarda la retribuzione e i benefit, sia per le possibilità di carriera. Molto apprezzata dai dipendenti anche la cultura aziendale. In linea generale, quello di Azimut è considerato un ambiente molto competitivo, ma anche molto stimolante e meritocratico. L’azienda viene considerata molto seria e viene vista da molti professionisti come un punto di svolta per la propria crescita professionale e personale. Ad ogni modo, le questioni legate alla gestione delle risorse umane non hanno mai influenzato l’andamento del titolo societario in Borsa e sarà difficile che ciò possa accadere in seguito visto l’assetto aziendale incentrato sulla libera professione.
Livello di indebitamento di Azimut
Il livello di indebitamento di Azimut è basso e la società procede spedita verso il totale risanamento, anche grazie ai guadagni record dell’ultimo periodo. Molti trader che hanno scelto di investire 200 euro su Azimut lo hanno fatto per l’Utile Netto record del 2021, pari a 605 milioni di euro. Un risultato che segna un +59% rispetto al 2020 e che evidenzia il forte momento di crescita dell’azienda. Gli obiettivi finanziari viaggiano ancora verso un utile di almeno 400 milioni di euro e una Raccolta Netta Totale compresa tra 6 e 8 miliardi in condizioni di mercato normali. Rimane l’incognita della guerra in Ucraina di cui potremo conoscere gli sviluppi solo strada facendo.
La RoadMap societaria
La RoadMap di Azimut è fortemente incentrata sull’innovazione in ambito finanziario, attraverso lo sviluppo del credito alternativo, equity come strumento di crescita e l’utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla finanza. L’azienda punta ad espandersi ulteriormente, ampliando la propria rete di professionisti, sia a livello nazionale che internazionale. Ricordiamo che le aree territoriali operative di Azimut, attraverso le sue controllate, sono: Italia, Luxembourg, Irlanda, Hong Kong and Shanghai, Monaco, Svizzera, Taiwan, Brasile, Singapore, Messico, Australia, Cile, Stati Uniti, Egitto, Emirati Arabi and Turchia.
Investire in Azioni Azimut Holding
Il grafico sottostante evidenzia l’andamento storico del titolo Azimut Holding.
Grafico azioni Azimut Holding aggiornato in tempo reale