Investire in azioni Netflix è semplice e possibile per tutti. Basta infatti affidarsi ad un broker che abbia tutti i requisiti più importanti.
Il primo requisito è la regolamentazione. Infatti molti broker attirano a se molti clienti con offerte vantaggiose, ma si rivelano essere poi siti inaffidabili al momento del prelievo. Un altro requisito importante è la possibilità di iniziare a fare i primi investimenti depositando non più di poche centinaia di euro, per poter testare le proprie capacità di trading senza mettere a rischio un capitale importante. Per questo LiquidityX risulta essere una piattaforma fidata e tra le più consigliate dai trader più esperti. Iniziare a fare trading con questo broker è facilissimo. Basta completare la registrazione in pochi passi, dopodiché bastano 200 euro per attivare il proprio conto e procedere subito ad investire sulle azioni che si preferiscono. Per attivare il tuo conto su LiquidityX e cominciare a fare trading in modo sicuro clicca qui.
Andiamo ad approfondire la questione nei successivi paragrafi chiarendo alcuni aspetti cruciali per il trading sulle azioni Netflix.
Piattaforma: LiquidityX
Deposito: 200€
Licenza: HCMC
- Demo Gratis
- Trading Central gratis
Piattaforma: XTB
Deposito: Nessun Minimo Richiesto
Licenza: CySEC/KNF/FCA
- Demo Gratis
- 0% Commissioni su Azioni
Piattaforma: Capex.com
Deposito: 100€
Licenza: CySEC
- Indicatori e Segnali Operativi
- Demo gratis
Piattaforma: Etoro
Deposito: 50€
Licenza: CySEC
- Demo Gratis
- Copy e Social Trading
Comprare azioni Netflix: cosa analizzare per conoscere l’azienda?
Cercare di capire se comprare Azioni Netflix conviene è il primo passo per confezionare un’operazione di trading di successo per chi è interessato all’asset. Naturalmente, per eseguire questo tipo di analisi è necessario andare a conoscere a fondo i punti di forza e di debolezza dell’azienda in questione.
Per quanto riguarda Netflix, ma più in generale anche tutte le società quotate, sono 7 gli elementi da analizzare approfonditamente. Eccoli nello specifico:
- Il modello di business dell’azienda;
- Profitti e perdite presenti negli ultimi bilanci aziendali;
- Studio dei competitor dello stesso settore;
- Le persone chiave collegate all’azienda (i c-level);
- Il sentiment dei lavoratori dell’azienda;
- Livello di indebitamento dell’azienda;
- La RoadMap societaria.
Di seguito andremo a vedere com’è la situazione per Netflix in ognuno di questi ambiti.
Netflix: modello di business
Il business model di Netflix si basa sulla formula dell’abbonamento. Nel dettaglio, i clienti della società possono avvalersi dei servizi offerti sottoscrivendo tre tipologie di abbonamento: base, standard e premium. Senza troppi giri di parole, possiamo affermare che il modello di business di Netflix sta rivoluzionando il modo in cui i consumatori fruiscono dei contenuti media. La società è diventata un vero e proprio big del settore e, al momento, non ha rivali che possano raggiungere in breve i suoi livelli.
Ovviamente, non si tratta di un successo raggiunto dall’oggi al domani. Inoltre, l’azienda Netflix investe moltissimo sui suoi contenuti e, fino allo scorso anno, ha chiuso i suoi bilanci quasi sempre in perdita. Ora, il business ha pareggiato i conti e si avvia ad un periodo di crescita praticamente senza ostacoli.
Scendendo nei dettagli della gestione di Netflix, è possibile individuare 3 segmenti di business:
- Streaming Nazionale: in questo caso la società ottiene i suoi ricavi esclusivamente dagli abbonamenti per i servizi destinati agli Stati Uniti, dove Netflix ha sede.
- Streaming Internazionale: i ricavi di questo segmento derivano dalle quote di abbonamento per i servizi streaming dedicati ai clienti al di fuori degli USA.
- DVD ad uso domestico: Netflix offre anche un servizio di affitto di DVD, sempre nella formula dell’abbonamento, con spedizione e ritiro via posta.
La domanda che dovete porvi è la seguente: Netflix è un’azienda profittevole? Assolutamente si. Come anticipato, tuttavia, fino allo scorso anno la società generava flussi di cassa negativi a causa della struttura dei costi. Sostanzialmente, l’azienda investe in anticipo sui contenuti, ma questa strategia ha ampiamente ripagato lo sforzo.
Profitti e perdite di Netflix
La lezione più importante che possiamo imparare dal business model di Netflix è che la società genera valore, in diverse direzioni. Il modello du business non è solo una strategia di monetizzazione, ma anche e soprattutto una strategia di valore. E Netflix lo ha capito.
In questo momento, Netflix ha una capitalizzazione di mercato di oltre 160 miliardi di dollari. Davvero notevole per una società che nel 2000, a tre anni dalla sua nascita, veniva valutata a 50 milioni di dollari. I flussi di cassa negativi non hanno consentito all’azienda, fino ad ora, di avviare un programma di pagamento dei dividendi. Tuttavia, ci troviamo difronte ad una svolta, con la società che è finalmente arrivata a pareggiare i conti ed è pronta a prendere il largo.
Netflix: chi sono i competitor del settore?
In questo momento, i più grandi competitor di Netflix sono 5: Amazon Prime Video, HBO Max, Disney Plus, Hulu e Peacock. La lotta più dura è senz’altro con Amazon, anche se il gigante dello shopping online è ancora lontano dai risultati di Netflix. La piattaforma Prime Video è stata lanciata per la prima volta nel 2006, solo in pochissimi paesi. Nel 2016, l’offerta si è allargata a gran parte del mondo, con la conseguenza immediata di una crescita molto forte.
Prime di Amazon offre sia una programmazione originale che contenuti con licenza. Ultimamente si è inserita anche nel mondo dello sport, accaparrandosi i diritti per alcuni incontri della Champions League di calcio Europea. In questo momento, il punto forte di Amazon rispetto a Netflix è il suo prezzo. Per l’Italia, ad esempio, i servizi top gamma di Prime sono accessibili a soli 3,99 euro (incluse le spedizioni gratis e veloci per lo shop). Netflix, invece, per la fruizione dei suoi contenuti su più dispositivi chiede un compenso di 17,99 euro al mese. Da un altro punto di vista, c’è da dire che il palinsesto di Netflix non ha paragoni, sia per numero di contenuti sia per i titoli presenti.
Attenzione anche a Disney Plus che, pian piano, sta risalendo la vetta dello streaming. Tuttavia, al momento, Disney offre solo contenuti di proprietà o a marchio Marvel, Pixar, e Star Wars.
In conclusione, Netflix mantiene un certo distacco dai suoi inseguitori. Ciò, assieme ai flussi di cassa finalmente verso il positivo, potrà fare la differenza per portare la leadership della compagnia ad un livello ancora più alto.
Netflix: le figure chiave
Per investire anche solo 100 euro su Netflix è importante anche conoscerne le figure chiave. I fondatori di Netflix sono stati Reed Hastings e Marc Randolph. Hasting, attualmente, è anche Chairman e Co-CEO, mentre Randolph è andato in pensione nel 2004. L’altro Co-Ceo e anche CCO è Ted Sarandos, mentre Greg Peters svolge i ruoli di COO e CPO. L’azienda impiega oltre 12.000 dipendenti e ha diverse sussidiarie.
Hastings è un informatico e matematico, mentre Randolph si occupava di marketing. L’unione delle competenze dei due e l’ammirazione per Amazon come portale di vendita di prodotti online li ha portati costruire il loro business, partendo dal noleggio di DVD. Era il 1997. Oltre vent’anni dopo, è Amazon, ora, ad inseguire Netflix. Grazie al successo dell’azienda nel settore dello streaming video, tantissimi investitori tentano, ogni giorno, di costruirsi una rendita mensile da Netflix.
Il sentiment dei lavoratori dell’azienda Netflix
L’unica regola è che non ci sono regole: questo è il concetto su cui è stata costruita la cultura aziendale di Netflix. E’ una cultura improntata alla libertà e alla responsabilità dei dipendenti che, in questo modo, secondo l’azienda rendono meglio.
Creatività, sperimentazione, ispirazione: tutto questo viene coltivato ogni giorno negli uffici Netflix, con il risultato che la compagnia è salita ai primi posti in quanto a soddisfazione dei dipendenti. Un elemento in più, per i trader, per scegliere di investire 200 euro su Netflix.
Livello di indebitamento di Netflix
Tra il 2019 e il 2021, il fatturato di Netflix è aumentato di quasi il 50%. Contemporaneamente, il margine Ebitda è cresciuto di 8,13 punti. Attualmente, l’indebitamento finanziario netto della società è pari a poco più di 9,3 milioni di dollari.
La RoadMap societaria
Netflix è completamente concentrata sull’intrattenimento, anche se, recentemente, ha lanciato uno shop online dedicato alla vendita di prodotti ispirati alle sue serie TV. I contenuti Netflix sono disponibili in 190 paesi del mondo.
La società è anche fortemente impegnata sul fronte della sostenibilità, con un programma attivo di riduzione di emissioni e una serie di iniziative dedicate alla questione. L’azienda continuerà ad investire molto sui contenuti, soprattutto quando potrà impiegare anche un flusso di cassa positivo.
Investire in Azioni Netflix
Il grafico sottostante mostra l’andamento storico del titolo Netflix.
Grafico azioni Netflix aggiornato in tempo reale