Dall’inizio di questo mese, le Azioni NVIDIA si sono mosse prevalentemente in calo. Il 6 luglio, la quotazione del titolo ha raggiunto un prezzo record su 52 settimane di circa 208 dollari per azione. Oggi, la risorsa vale 186 dollari. Molti potrebbero pensare che il frazionamento azionario del titolo, avvenuto ieri, sia alla base del recente calo. Tuttavia, secondo diversi analisti, le cause sarebbero da ricercarsi anche e soprattutto nel crollo del Bitcoin.

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Azioni NVIDIA e Bitcoin: quale correlazione

Nvidia ha incassato centinaia di milioni di dollari vendendo i suoi chip ai minatori di criptovalute. Naturalmente, ciò ha aumentato l’esposizione del titolo all’andamento delle monete digitali. Nelle ultime 24 ore, prima di riprendersi, l’oro digitale, così come Ethereum e le altre principali crypto, è sceso sotto i 30K, spingendo l’intero settore ad un crollo significativo.

L’esposizione più recente di NVIDIA alle criptovalute risale allo scorso anno, quando i minatori hanno scoperto che i chip grafici dell’azienda basati su Ampere erano particolarmente efficienti nell’estrazione di Ethereum. In poco tempo, vista l’alta richiesta, Nvidia ha progettato una versione dei suoi semiconduttori specificamente pensata per il mining.

Secondo il capo delle finanze della società, Colette Kress, nel primo trimestre fiscale, conclusosi ad aprile, Nvidia ha venduto 155 milioni di dollari di chip crittografici. Il management prevede un fatturato di 400 milioni di dollari del segmento per il secondo trimestre.

Le cifre di Kress non includono i chip grafici dei videogiochi, anch’essi acquistati dai minatori. Alcuni chip per il gaming, infatti, possono anche essere utilizzati per il mining. L’analista di BMO Capital Markets, Ambrish Srivastava, ha stimato che le entrate complessive di NVIDIA del primo trimestre legate alle criptovalute siano state di circa $ 650 milioni.

Nvida e l’esposizione alle criptovalute: non è una novità

Non è la prima volta che il business di Nvidia subisce la volatilità del mercato delle criptovalute. Già nel 2018, i suoi processori grafici erano diventati popolari tra i minatori.

Verso la fine di quell’anno, un crollo dei prezzi del Bitcoin e di altri token ha spinto i minatori a provare l’hardware della società, scatenando sul mercato un’ampia offerta di schede grafiche Nvidia usate a basso costo. Le vendite di Nvidia sono quindi crollate, con un calo delle entrate fino al 31%, per quattro trimestri consecutivi.

Quotazione criptovalute oggi 21 Luglio

Nel frattempo, dopo la giornata nera di ieri, chi è impegnato ad investire in criptovalute può tirare, oggi, un sospiro di sollievo. Mentre scriviamo, il Bitcoin è in rialzo di quasi il 6% contro il dollaro USA, ad un prezzo di 31,466.0.

Ethereum fa addirittura meglio, registrando un apprezzamento dell’8,14% a quota 1,897.69.

Il token meme Dogecoin sale del 13.22% a quota 0.185980, mentre Ripple cresce del 5.74% ad un prezzo di 0.55246 dollari.

Nonostante i rialzi odierni, il pericolo di nuovi ribassi per le criptovalute non può dirsi escluso. Ora, l’attenzione degli operatori del trading online è sul livello di 30K, diventato ormai il bivio cruciale tra il sali e scendi del BTC.

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Azioni NVIDIA in calo, colpa dello split o del Bitcoin?
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Azioni NVIDIA in calo, colpa dello split o del Bitcoin?
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Il calo di ieri delle Azioni NVIDIA evidenzia, secondo gli esperti di trading online, la forte correlazione tra il titolo e il Bitcoin.
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