Dal punto di vista finanziario, il 2020 è un anno molto particolare. Il mondo sta vivendo una nuova crisi economica generata dal virus Covid19, con le Borse piuttosto incerte e gli analisti in difficoltà. In un simile contesto, gli operatori finanziari non possono che chiedersi se, in questo momento, convenga di più investire in Bitcoin oppure comprare Azioni. In linea generale, tutte e due le industrie sono molto redditizie e possono generare rendimenti elevati. Tuttavia, per diversi fattori sia storici che attuali, la scelta potrebbe tendere ad un mercato piuttosto che all’altro, principalmente in base alle esigenze e alle conoscenze del trader. Gli esperti di TradingCenter.it provano a fare chiarezza.

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I rischi legati al Trading Bitcoin e al mercato azionario

Come è noto a tutti coloro che hanno anche solo un minimo di esperienza nel trading online, il Bitcoin presenta rischi più elevati e richiede una comprensione più approfondita di alcuni principi, rispetto allo stock trading.

Il mercato delle criptovalute, infatti, è relativamente piccolo e nuovo. E i prezzi sono incredibilmente volatili. Tuttavia, al contempo, queste caratteristiche rappresentano anche ciò che attrae gli investitori, per gli enormi profitti che ne possono derivare. Oscillazioni più ampie corrispondono sempre a rischi più elevati, ma anche a guadagni maggiori.

Al contrario, lo stock trading è generalmente più sicuro, anche se ciò non significa che sia privo di rischi. I prezzi del mercato azionario possono aggiustarsi di tanto in tanto, ma questi cambiamenti sono molto più sottili rispetto alle oscillazioni della criptovaluta.

Dal momento che questo mercato non è così volatile, il potenziale per ottenere rendimenti rapidi e massicci è molto inferiore.

Fortunatamente, la maggior parte dei titoli tende ad aumentare nel tempo, e questo è il motivo principale per cui i titoli azionari sono noti come investimenti a lungo termine.

Il gioco in Borsa nel 2020

In un contesto come quello attuale, dove imperversa una forte crisi economica, le carte in tavola possono cambiare.

Negli ultimi mesi, infatti, il mercato azionario non è stato più così sicuro e la volatilità ha segnato anche questo segmento. Contemporaneamente, le criptovalute si sono trasformate in un rifugio per i trader alle prese con il caos.

In particolare, il Bitcoin ha inizato ad assumere il ruolo di valuta alternativa, vista la debolezza senza precedenti mostrata dal dollaro statunitense. Non a caso, l’oro digitale sta vivendo un lungo periodo di trend laterale nel quale la quotazione non riesce a scostarsi dai valori compresi tra 9mila e 10mila dollari.

Parallelamente, il mercato azionario si è spaccato. Dal momento che la crisi economica è generata da una causa specifica, ovvero il coronavirus, è questo il fattore rilevante a cui i trader devono fare riferimento.

I titoli tecnologici e delle case farmaceutiche, ad esempio, sono schizzati alle stelle poiché le aziende corrispondenti sono quelle che hanno maggiormente beneficiato delle conseguenze del virus. Al contrario, tutto il comparto della vendita al dettaglio (in particolare automobili e abbigliamento), la ristorazione, il turismo (in particolare le compagnie aeree), è crollato verso perdite senza precedenti.

Alla luce di tutto questo, sta al trader stabilire il tipo di investimento più conveniente, tenendo conto che le Borse vivono una condizione anomala che potrebbe cambiare gli equilibri finanziari globali per sempre.

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