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Bitcoin, Visa e CryptoSpend: l’economia pianta un piede nel futuro
Nel dettaglio, il gigante dei pagamenti globali Visa ha approvato l’emissione di carte di debito di criptovalute sul suo circuito, da parte della startup australiana locale CryptoSpend. Al momento, le carte saranno destinate agli utenti dell’azienda australiana.
Coloro che utilizzeranno le nuove carte potranno quindi pagare tramite bitcoin e altre criptovalute supportate, nei negozi al dettaglio e in tutte le altre strutture che hanno aderito all’iniziativa.
Diverse carte di criptovaluta esistono già, ma in questo caso la rivoluzione sta nel fatto che, invece di dover convertire da cripto a fiat, con CryptoSpend gli utenti potranno effettuare acquisti diretti.
Andrew Grech, co-fondatore di CryptoSpend, intervistato da CoinDesk ha spiegato che:
La carta di CryptoSpend offrirà agli australiani un altro modo flessibile per spendere le loro criptovalute in oggetti di uso quotidiano. Qualsiasi cosa, da un biglietto del cinema ad un nuovo paio di cuffie.
Novatti Group emetterà materialmente la carte. Tra le criptovalute supportate sono incluse Bitcoin, Ethereum, Ripple, Bitcoin cash e Litecoin.
Bitcoin crolla anche con l’inflazione
Come precedentemente accennato, la quotazione bitcoin oggi 14 luglio registra l’ennesimo ribasso. La coppia BTC/USD viene scambiata, in questo momento, a 32,294.1, in calo del 2,78%.
I sostenitori del BTC hanno sempre elogiato l’oro digitale come riserva di valore a prova di inflazione. La motivazione alla base di questo elogio è facilmente comprensibile: le monete di Bitcoin sono limitate, quindi la crypto non è soggetta al tipo di manipolazione praticato dalla Federal Reserve.
Gonfiando l’offerta di moneta per stimolare l’economia, la FED, così come altre banche centrali, favoriscono l’inflazione.
Di conseguenza, per ridurre all’osso il discorso, quando l’inflazione aumenta, come sta accadendo adesso, anche il valore del BTC dovrebbe aumentare. Tuttavia, ciò non sta succedendo.
Al prezzo attuale, il BTC viene scambiato all’incirca allo stesso valore del 1 gennaio 2021. Nel frattempo, l’inflazione è decisamente aumentata. Cosa significa tutto questo? Probabilmente che il rapporto BTC/Inflazione non è una metrica che può spiegare le continue oscillazioni del prezzo né rappresenta un elemento di previsione.
Il dato di fatto è che, in particolare quest’anno, il trading bitcoin è stato influenzato soprattutto dalle notizie del giorno. Ed è con questo in mente che gli analisti consigliano di investire in criptovalute nel futuro, sia a breve che a lungo termine.