Comprare e Investire in Opzioni: la guida

Negli ultimi anni siamo stati abituati a sentir parlare di investimenti nel trading online tramite opzioni binarie. Investire in opzioni però è tutt’altra storia. Opzioni binarie e opzioni di trading sono due cose totalmente distinte e inoltre, le prime non sono più disponibili in Italia per i trader retail a seguito delle decisioni dell’ESMA che ha ritenuto che fossero gestibili solo ed esclusivamente da trader professionisti.

Quindi, comprare e investire in opzioni significa ben altro e adesso scopriremo nel dettaglio di cosa si tratta. Per chi è principiante nel trading in opzioni è sicuramente consigliabile iniziare scaricando la seguente guida registrandoti gratis (clicca QUI): tale guida ti insegnerà passo dopo passo come ottenere risultati soddisfacenti investendo in opzioni.

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Opzioni: cosa sono e come funzionano?

Questa tipologia di investimento ricade nell’ambito degli strumenti derivati. Vediamo quindi adesso il significato di opzioni nel dettaglio.

Le opzioni sono una metodica di investimento il cui valore dipende da un asset sottostante di differente natura (oro, petrolio ma anche indici o azioni).

Le opzioni possono essere definite come un contratto finanziario che da al trader il diritto ma non l’obbligo (tramite pagamento di un premio) di acquisto o vendita. Nello specifico, tale strumento finanziario consente al trader di avere la possibilità di acquistare (opzione call) o vendere (opzione put) una determinata quantità di un asset finanziario ad un determinato prezzo strike (prezzo di esercizio dell’opzione) nel momento in cui si raggiunga la data di scadenza dell’opzione o prima della scadenza. Un esempio di opzione è il MIBO (MIB Option) ovvero il contratto con l’opzione call o put che si basa su un paniere di titoli sottostanti (le 40 maggiori azioni di società italiane ed estere) quotati sulla borsa italiana.

Opzioni: call e put cosa sono?

La tipologia di opzioni call prevede che il trader abbia la garanzia di aver il diritto di acquisto del titolo sottostante al raggiungimento della scadenza o entro tale limite ad un prezzo di esercizio precedentemente definito. Grazie al pagamento del premio però il trader avrà il diritto ma non l’obbligo.

La scelta di acquistare o meno viene data dalla differenza tra il prezzo di mercato e il prezzo strike definito alla “stipula” dell’opzione call. Se il prezzo di mercato è maggiore del prezzo strike allora l’investitore andrà in profitto. Ovviamente il prezzo di mercato deve raggiungere un margine superiore anche al costo che abbiamo sostenuto per il pagamento del premio.

La tipologia di opzioni put mantiene lo stesso ragionamento di base ma ovviamente in questo caso il profitto si ottiene nel momento in cui il prezzo di vendita dell’asset sottostante sarà minore del prezzo strike (considerando sempre il costo del premio pagato in origine).

All’interno degli investimenti in opzioni abbiamo due figure: il writer e l’holder. Chi acquista l’opzione è l’holder, chi la vende è il writer. Nel caso di una opzione call, l’holder ha il diritto di acquistare l’asset sottostante dal writer mentre in una put l’holder ha il diritto di vendere l’asset sottostante al writer.

Opzioni: quanto possono essere redditizie?

Come abbiamo detto prima, il profitto o la perdita per il trader che decide di investire in opzioni dipende dal superamento al rialzo (nel caso di opzione di acquisto) o dal superamento al ribasso (nel caso di opzione di vendita) del prezzo di esercizio strike dell’asset sottostante al netto del premio dell’opzione pagato a monte.

Se alla scadenza non si presentano queste condizioni l’opzione può non essere esercitata.

Abbiamo quindi 3 possibilità quando si parla di trading in opzioni:

  • opzione ATM “at the money”: il prezzo strike è ugual al prezzo di mercato dell’asset;
  • opzione ITM “in the money”: il prezzo strike è inferiore (nel caso call) o superiore (nel caso put) rispetto al prezzo di mercato dell’asset;
  • opzione OTM “out the money”: il prezzo strike è superiore (nel caso call) o inferiore (nel caso put) rispetto al prezzo di mercato dell’asset.

Ovviamente, un’opzione ITM alla scadenza dà profitto se è esercitata.

Premio di un’opzione: fattori

Il premio dell’opzione si basa su modelli matematici che prendono in considerazione fattori come il valore intrinseco che è legato al prezzo del sottostante e del prezzo strike, la volatilità dell’asset, l’ampiezza temporale, i tassi d’interesse, eventuali dividendi e altri fattori macroeconomici.

Per quanto riguarda i dividendi possiamo dire che questi portano ad una diminuzione del valore di un’azione nel momento in cui vengono rilasciati: ciò ha un effetto negativo su una opzione call e positivo su un’opzione put.

Nel caso dei tassi d’interesse ad esempio possiamo dire che maggiori sono i tassi d’interesse monetari più conveniente diventa lasciare investito all’interno del mercato monetario e in questo caso, il costo del premio di un’opzione call sarà più elevato poiché tale opzione da il diritto a rimandare l’uscita.

Opzioni: europee e americane

Come abbiamo detto inizialmente un’opzione dà il diritto di esercitare l’acquisto o la vendita entro la scadenza o alla data di scadenza. Nel caso di opzioni europee questo diritto viene offerto solamente alla scadenza a differenza delle opzioni americane in cui il diritto può essere esercitato anche nell’intervallo temporale precedente alla scadenza.

Ovviamente se consideriamo opzioni con stessa durata, stesso asset e stesso strike quelle americane avranno un premio superiore a quello delle opzioni europee.

Opzioni: perchè convengono?

I trader utilizzano le opzioni poiché tale strumento finanziario fornisce alcuni vantaggi. Le opzioni infatti consentono di limitare i rischi di investimento tramite l’hedge, permettono di guadagnare tempo su un’investimento e consentono di trarre vantaggio dai movimenti di mercato. Questi sono i motivi principali e adesso andremo a chiarire questi concetti.

Copertura

Le opzioni rappresentano un’hedge in quanto sono uno strumento di copertura. Se possiedi azioni di una azienda ma hai il timore che la quotazione di queste azioni possa diminuire, acquistare un’opzione put ti può consentire di vendere tali azioni ad un prezzo simile a quello di mercato corrente. Nel caso in cui il valore delle azioni effettivamente diminuirà, il trader potrà esercitare il diritto di opzione e limiterà quindi le perdite. Nel caso in cui tale scenario non dovesse presentarsi e le azioni presentassero un aumento di valore la perdita consisterà solo nel costo del premio pagato.

Tempo

Le opzioni consentono di guadagnare tempo nella fase di studio e valutazione di un determinato asset così da comprendere se tale investimento possa essere davvero profittevole. Piuttosto che fare un investimento di cui si è poco sicuri in questo modo si rischia solo il premio.

Vantaggi ulteriori

Le opzioni sono flessibili e questo le rende una scelta da cui si possono trarre notevoli vantaggi. Come abbiamo detto prima il premio può variare in funzione di alcuni fattori per cui molti investitori normalmente investono in opzioni senza volere effettivamente esercitare il diritto di acquisto o vendita. Spesso infatti, tali trader acquistano opzioni con l’obiettivo di rivenderle all’aumentare del premio.

Opzioni: rischi e le “greche”

Le greche (poiché sono lettere greche che rappresentano i vari rischi del trading in opzioni) ci danno informazioni fondamentali per aver successo con il trading in opzioni.

Le cinque greche da conoscere a fondo sono le seguenti:

  • Delta: indica la variazione del premio in funzione dell’andamento dell’asset sottostante;

  • Gamma: indica di quanto il delta di una specifica opzione si muove in funzione delle variazioni dell’asset sottostante;

  • Theta: ci permette di comprendere quanto diminuirà il prezzo di una data opzione nel corso del tempo;

  • Vega: indica la quantità di movimento di prezzo dell’opzione in funzione della volatilità dell’asset sottostante;

  • Rho: indica la quantità di movimento di prezzo dell’opzione in funzione della quotazione dell’asset.

Opzioni: come fare trading?

Anche per questo strumento finanziario è prevista la possibilità di fare trading in CFD tramite i broker online.

Facendo trading in opzioni tramite i contratti per differenza, piuttosto che investire tramite il diritto acquisto o vendita dell’asset sottostante avrai la possibilità di acquistare o vendere contratti per differenza sull’asset sottostante. In questo modo, visto che i prezzi dei CFD sono perfettamente equiparabili al prezzo corrente dell’asset sottostante, profitti o perdite rimangono uguali ma eviterai di pagare costi di apertura dell’opzione.

Investire in Opzioni FAQ

Cosa sono le opzioni?

Un'opzione è un derivato, un contratto che dà la possibilità di acquistare o vendere l'attività sottostante entro una determinata data a un prezzo specificato.

Che differenza c'è tra gli investimenti in opzioni e in opzioni binarie?

La differenza sostanziale tra le opzioni e le opzioni binarie è che il guadagno derivato dagli investimenti in opzioni, varia dal valore assunto dall’asset su cui si investe, mentre nelle opzioni binarie il guadagno (in percentuale fissa) è prefissato all’apertura dell’operazione. Inoltre, è vietato investire in Opzioni Binarie in Italia.

Cosa sono le opzioni Call e Put?

Esistono due tipi di opzioni: call e put. Un'opzione call offre all'acquirente la possibilità di acquistare il titolo sottostante al prezzo di esercizio, in o entro un determinato periodo di tempo, mentre un’opzione put di vendere il titolo sottostante al prezzo di esercizio, in o entro un determinato periodo di tempo.

Dove posso investire in Opzioni?

È possibile investire in opzioni tramite dei broker regolamentati, che offrono sia l’acquisto che la vendita in diversi orari.

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