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Nvidia-Arm: i dettagli sulla possibile acquisizione
Arm ha una portata eccezionale come fornitore di progetti e brevetti nell’industria globale dei semiconduttori. L’azienda concede in licenza la sua tecnologia a clienti del calibro di Intel Corp (INTC.O), Qualcomm Inc (QCOM.O) e Samsung Electronics Co Ltd (005930.KS), tutti competitor di Nvidia.
Inoltre, l’approccio aperto di Arm nel concedere in licenza i suoi progetti a tutti gli utenti, ha trasformato i 160 miliardi di chip venduti in base alla sua tecnologia in un enorme ecosistema di dispositivi, dagli smartphone ai tostapane intelligenti.
L’accordo con Nvidia metterebbe Arm sotto il controllo di uno dei maggiori attori del settore con sede negli Stati Uniti, nel mezzo della guerra commerciale tra USA e Cina. Da part sua, Pechino si sta affrettando a sviluppare un’industria nazionale di semiconduttori, mentre il governo statunitense cerca di arginare la sua ascesa.
Gli analisti sembrano di parere unanime nell’affermare che l’accordo dovrà (giustamente) affrontare un’enorme opposizione da parte dei clienti di Arm. Inoltre, si evidenzia che un’acquisizione da parte di Nvidia sarebbe dannosa per Arm e il suo ecosistema, con il rischio di un forte declino per l’azienda.
L’amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang e l’amministratore delegato di Arm Simon Segars hanno dichiarato a Reuters che Nvidia manterrà la sede centrale di Arm nel Regno Unito – che la esenta da molte leggi sul controllo delle esportazioni degli Stati Uniti – e il modello di licenza aperta.
Le due società hanno dunque confermato l’accordo, accennandone alcuni importanti dettagli. Si attendono ora le mosse della concorrenza e degli enti di vigilanza.
Quotazione e previsioni di Nvidia
Sul mercato, come tutto il comparto azionario USA, le Azioni Nvidia hanno chiuso l’ultima seduta in ribasso, in questo caso dell’1,20%. Tuttavia, dopo la notizia del potenziale accordo con Arm, il Titolo è dato, in pre market, in aumento di oltre il 6%, a quota 516.00 dollari per azione.
Su dodici mesi, la risorsa è cresciuta del 167,44%, arrivando ad una capitalizzazione di mercato di 300.22B, con 617 milioni di azioni attualmente in circolazione.
Il titolo ha toccato il suo massimo storico proprio all’inizio di questo mese, raggiungendo il valore di 588 dollari per azione il 2 Settembre.
Il rapporto P/E ratio è di 89.22 punti, segno della enorme valutazione del bene finanziario da parte degli investitori.
Sia nel breve che nel lungo termine, gli analisti prevedono buone occasioni di trading sulla risorsa. Certamente, la notizia dell’accordo con Arma scuoterà tutti i titoli coinvolti, con la possibilità, per i trader, di cogliere le opportunità del momento.