Il colosso del quasi ex CEO Jeff Bezos ha appena effettuato la multimiliardaria acquisizione di MGM Studios per 8,45 miliardi di dollari. L’obiettivo è chiaro: rendere Prime Video ben più di un componente aggiuntivo. Sul fronte del trading online, dopo la notizia dell’accordo, le Azioni Amazon avevano raggiunto un prezzo di oltre 3,290 dollari, salvo poi tornare agli attuali 3,240.
Nel 2020, l’azienda ha speso ben 11 miliardi in contenuti per i suoi servizi Prime Video, Prime Music e video-on-demand e, di fatto, Amazon è arrivata a competere, in questo segmento, con giganti del calibro di Netflix e Disney.
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Cosa ottiene Amazon da MGM
Con l’acquisizione di MGM, Amazon vuole fare il salto di qualità. E in effetti, l’azienda di Beverly Hills ha un bel po’ di assi nella manica da offrire ad AMZN per competere nello streaming.
In primo luogo, la capacità di produzione. Fino ad oggi, la multinazionale americana ha incontrato diverse difficoltà nell gestione dei suoi progetti televisivi e cinematografici, a causa dei limiti dei suoi Studios. Con MGM, Amazon aggiunge alla sua capacità di produzione uno studio in grado di produrre oltre 1000 puntate televisive solo nel 2019.
In secondo luogo, MGM darà ad Amazon alcune proprietà intellettuali esclusive, come James Bond e Rocky. Il gigante dell’e-commerce, infatti, è ancora alla ricerca di un titolo popolare che possa attirare gli utenti sul lungo termine, come è accaduto per Netflix con alcune delle sue produzioni.
Infine, Amazon avrà accesso al catalogo di MGM, che comprende 4.000 film e 17.000 episodi di serie TV. Un pozzo di contenuti da cui attingere che potrebbe rivelarsi preziosissimo.
Costruire un servizio di destinazione
L’acquisizione di MGM si inserisce nella strategia complessiva di Amazon per rendere Amazon Prime Video una vera e propria destinazione per l’intrattenimento in streaming. L’azienda è riuscita ad attirare 175 milioni dei suoi 200 milioni di membri Prime verso il suo servizio streaming nell’ultimo anno. Tuttavia, fino ad oggi, Prime è stato visto più come un servizio aggiuntivo al servizio di spedizione, invece che un mezzo per attirare nuovi abbonati.
L’acquisizione di MGM, con la capacità di produzione aumentata, un catalogo stracolmo di contenuti e alcune nuove proprietà intellettuali di alto profilo, potrebbe aiutare l’azienda a portare il livello del servizio in linea con i più grandi concorrenti del settore.
L’obiettivo è rendere Prime Video una destinazione per lo streaming.
Sul lungo termine, un maggiore coinvolgimento con Prime Video potrebbe portare Amazon non solo a maggiori tassi di fidelizzazione di Prime e più acquisti sul negozio online, ma potrebbe anche significare una più ampia adozione di Prime Channels. Ciò rafforzerebbe inevitabilmente la posizione di Prime nell’ecosistema dell’intrattenimento domestico e rafforzerebbe le relazioni con i clienti.
Un’altra conseguenza positiva sarebbe rappresentata da maggiori entrate pubblicitarie. L’enorme spesa per l’acquisizione di MGM è dunque giustificata da tutte queste prospettive che, a loro volta, potrebbero consolidare l’aumento del prezzo delle Azioni Amazon in Borsa.
Se tutto va come deve andare, presto Amazon avrà ben più modi per monetizzare il coinvolgimento dei suoi utenti, rispetto ai competitor.