Recentemente, il Financial Times ha pubblicato un’importante disamina su ciò che sta accadendo nel trading online. Secondo la nota testata giornalistica londinese, le nuove app di trading stanno trasformando gli investimenti così come i social network, in passato, hanno trasformato le aziende. Ovvero in una specie di gioco. L’argomento risulta essere di grande interesse nel settore, vista anche l’imminente IPO di Robinhood, una tra le più famose app emergenti per il gioco in Borsa.
L’impatto dei social network è stato ampiamente discusso in ogni possibile ambito. Se ne valutano spesso i poteri manipolatori. L’aspro duello tra i pro e i no vax in Italia ne è un esempio a livello nazionale. Ma globalmente, ci sono anche casi più espliciti, come l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti organizzato e guidato (ufficiosamente) su Twitter.
E’ facilmente possibile immaginare quanta importanza può avere il concetto di “manipolazione”, inserito in un contesto di “acquisti”, come avviene nel trading online.
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Trading online via app: democrazia finanziaria o truffa?
Alcune persone, inclusi i fondatori di Robinhood, sostengono che fare trading online tramite app “democratizzi” la finanza, consentendo ai trader alle prime armi di investire in pochi secondi su qualsiasi risorsa. Tuttavia, l’immediatezza non è sinonimo di profitto.
In questo momento, le app di trading online emergenti sono progettate per coinvolgere quasi esclusivamente i trader alle prime armi più vulnerabili. Su 18 milioni di utenti, l’età media è di 31 anni.
Secondo alcuni esperti, si tratta di app che inducono a fare trading il più possibile e il più velocemente possibile. Nella loro progettazione sembra siano stati coinvolti anche scienziati comportamentali, con l’obiettivo di creare le interfacce più avvincenti.
Di fatto, il trading online è diventato un trading ludico. Una tendenza che, dati alla mano, ha generato più perdite e bizzarre oscillazioni nel mercato, guidate dalle operazioni in massa dei trader di queste app.
La tecnologia ha migliorato i mercati?
Le più moderne tecnologie hanno senz’altro reso il trading online più accessibile e veloce. Ma per definirlo anche migliore, rispetto al passato, occorre fare alcune precisazioni.
Gli scambi finanziari, storicamente, sono stati progettati per fungere da intermediario tra risparmiatori e mutuatari, incanalando il denaro dove è più produttivo. Di fatto, con le nuove app di trading avviene l’opposto.
La verità nascosta più palese è che nessuna delle tante innovazioni tecnologiche nei mercati finanziari dal 1880 ha effettivamente abbassato il costo dell’intermediazione finanziaria.
Secondo il Financial Times, “qualcuno” sta facendo più soldi che mai: la tecnologia impedisce di vedere chi sia.
Come si possono aggiustare le cose? Promuovendo un trading consapevole e responsabile, come cerchiamo di fare da anni, nel nostro piccolo, anche noi di TradingCenter.it.
Non si può negare che la tecnologia rappresenti un mezzo potentissimo e vantaggioso, anche per il trading online. Tuttavia, un vantaggio sulla carta diventa reale, nell’ambito degli investimenti, solo ed esclusivamente attraverso la regolamentazione.
Ecco perché invitiamo i nostri lettori a dare un’occhiata alla sezione del nostro sito che riguarda le piattaforme di trading più affidabili, esaminate dai nostri esperti in tutti gli aspetti e di cui sono state verificate licenze e autorizzazioni varie.