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Piattaforme di trading online, dalla crescita alle truffe
Un ruolo chiave nella crescita del settore degli investimenti da casa lo hanno giocato, senza alcun dubbio, le piattaforme di trading online. Dal 2018 al 2020, il numero dei broker operanti in Italia è cresciuto dell’83%, con un aumento da 132 a 242 intermediari attivi.
Parallelamente (e inevitabilmente), tuttavia, sono aumentate anche le truffe nel trading online. Solo nel 2020, ne sono state segnalate alla Polizia Postale oltre 3700.
In Italia, ad oggi, sono più di 200.000 i trader che operano attivamente sui mercati. Tra questi, oltre 15.000 possono vantare un curriculum da esperti.
Per quanto riguarda, invece, gli asset preferiti dagli italiani, la maggior parte degli utenti del trading online, negli ultimi due anni, ha scelto di investire in azioni e di investire in criptovalute.
Nel primo caso, si tratta di beni finanziari considerati “sicuri”. Le azioni sono meno volatili di altri strumenti finanziari e includono maggiori possibilità di ritorni costanti, soprattutto nel lungo termine e se si scelgono aziende solide. Basti pensare che, ad esempio, le Azioni Amazon cinque anni fa valevano meno di 1000 dollari l’una. Oggi, il titolo viene scambiato ad oltre 3,600 dollari.
Per quanto riguarda le criptovalute, questo tipo di risorsa viene preferita dai trader che puntano a guadagni più alti nel breve termine, tuttavia con maggiori rischi.
Come si viene truffati nel trading? Come tutelarsi?
Quando un settore attrae molto interesse, c’è sempre qualcuno che prova a ricavarne soldi in modo illegale. Pensiamo, ad esempio, al contrabbando di sigarette negli anni Novanta o alla pirateria nell’ambito dei CD/DVD negli anni 2000.
Tuttavia, occorre anche segnalare che, oggi, il trading online può vantare delle regole molto rigide, istituite a livello europeo con l’obiettivo primario di tutelare tutti i trader e, in particolare, i meno esperti.
Semplificando, le truffe nel gioco in Borsa si presentano sotto forma di broker che promettono opportunità di guadagno sicure a condizioni super convenienti.
Innanzitutto, chi fa trading online da qualche tempo sa bene che, negli investimenti, non esiste un guadagno sicuro. I prezzi dei beni finanziari commerciati sui mercati cambiano continuamente e il rischio di perdita c’è in ogni operazione.
Il modo più semplice per tutelarsi dalle truffe è andare a controllare se il broker in questione è in possesso di una regolare licenza operativa rilasciata da un ente di vigilanza borsistica accreditato. Per l’Italia, si fa riferimento, principalmente, alla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa).
CONSOB autorizza ad offrire servizi di investimento solo ed esclusivamente a quelle società che soddisfano i requisiti inseriti nella direttiva europea. Tra questi, l’obbligo alla trasparenza e all’utilizzo di alti standard tecnologici sia dal punto di vista operativo che per ciò che riguarda la protezione dei dati.
Sul sito TradingCenter.it è possibile consultare dettagliate recensioni dei broker regolamentati più affidabili, come eToro. In alternativa, gli utenti possono controllare sul sito della CONSOB la lista degli intermediari autorizzati ad operare in Italia anche tramite licenza fornita dagli altri regolatori UE.