La produzione del Model S Plaid+ a lungo raggio di Tesla è stata cancellata. L’annuncio è stato dato direttamente dal CEO della società, Elon Musk, attraverso una breve nota sul suo profilo Twitter. La motivazione data dall’imprenditore è tutt’altro che negativa. Nel suo cinguettio, infatti, Musk ha sottolineato che il modello funziona fantasticamente nella sua versione base e non è necessario produrne la variante preventivata. Tuttavia, nel pre market odierno, le Azioni Tesla vengono attualmente scambiate in ribasso del’1,84%, a quota 588 dollari. La notizia potrebbe essersi aggiunta ad alcuni catalizzatori negativi per la società, che includono anche la fervente attività del suo CEO nell’ambito delle criptovalute.
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Tesla, la storia mai iniziata del Model S Plaid+
Il Model S Plaid+ sarebbe diventato il modello di fascia di spicco di Tesla, con un’autonomia di 520 miglia. Il veicolo è stato presentato in occasione di un evento focalizzato sulle batterie che si è tenuto lo scorso anno. In quell’ambito, Musk aveva dichiarato che avrebbe adottato, per il modello, le celle della batteria 4680 di prossima generazione. Tuttavia, anche la produzione di questa tipologia di batteria è stata posticipata al 2022.
Model S Plaid, secondo Musk, rappresenta l’auto elettrica più veloce mai realizzata. Stando a quanto riportato sul sito web della società, la Model S Plaid può andare da zero a 60 miglia all’ora in 1,99 secondi e ha una velocità massima di 200 miglia all’ora e un’autonomia stimata di 390 miglia.
Il modello base della S Plaid doveva essere presentato in occasione di un evento il 3 giugno, ma posticipato al 10 giugno.
Tesla può creare da sola un proprio catalizzatore con lo split di azioni
Le Azioni Tesla hanno bisogno di una scossa per tirarsi fuori dal trend negativo dopo il massimo storico di inizio anno. Il titolo Tesla, a gennaio 2021, ha toccato un prezzo di 900 dollari. Oggi ne vale 588.
Secondo alcuni esperti, l’azienda potrebbe creare da sola un nuovo catalizzatore che alimenti le azioni, ma non avrebbe nulla a che vedere con la produzione di nuovi modelli di veicoli.
In particolare, da Wall Street arriva l’ipotesi di un nuovo split di Azioni Tesla. L’ultimo frazionamento è avvenuto ad agosto 2020. Vale la pena sottolineare che nel periodo intercorso tra l’annuncio dello split e la data di effettivo frazionamento, il titolo Tesla è salito dell’81%.
Se un frazionamento azionario sia o meno un catalizzatore fondamentale positivo per un titolo è oggetto di dibattito da diversi anni nel trading online.
Secondo i rialzisti, uno split non rappresenta solo un modo per rendere un determinato titolo più accessibile. Si tratterebbe anche di un voto di fiducia implicita da parte della società in questione, evidentemente convinta che il valore delle sue azioni possa salire ancora nel futuro. Che tradotto significherebbe anche: nuove buone notizie in arrivo.
Tuttavia, al momento, un nuovo split delle azioni Tesla non sembra contemplato dalla società. Ma in base ai commenti dei trader, verrebbe accolto favorevolmente.