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La situazione sui mercati in tempo reale
Il prezzo del metallo prezioso ha superato il livello record di $ 2,030,72 per oncia, viaggiando, in questo momento, attorno al valore di 2,033.90. Allo stesso tempo, i rendimenti obbligazionari hanno toccato nuovi minimi. In un anno, l’oro è salito del 33%.
Negli ultimi mesi, le attività di rischio come le azioni sono aumentate, in seguito a massicci stimoli politici da parte delle banche centrali e dei governi. Ma anche l’oro si è ripreso, segno di una maggiore incertezza sugli effetti a lungo termine della crisi sanitaria globale.
I futures europei hanno aperto in rialzo, con i futures DAX tedeschi in rialzo dello 0,4% e quelli del francese CAC40 in aumento dello 0,2%. I futures per FTSE di Londra sono aumentati dello 0,37%, mentre gli E-minis per l’S&P500 hanno invertito le perdite iniziali per salire dello 0,2%.
Secondo gli analisti, il mercato azionario dovrebbe subire una certa pressione degli orsi, almeno fino a quando il congresso degli Stati Uniti non si accorderà sul pacchetto di stimoli. Si attendono anche gli utili societari dei colossi tech, entro fine settimana.
Da Washington è arrivata la promessa di raggiungere un accordo entro venerdì.
I mercati stanno anche subendo l’influenza dei commenti del presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco, in merito al fatto che l’economia degli Stati Uniti avrà bisogno di più sostegno di quanto si pensasse inizialmente. Dopo queste dichiarazioni, i rendimenti del Tesoro a lungo termine si sono mossi in una spirale discendente.
Dall’Asia, sale l’indice del comparto azionario che comprende i paesi del Pacifico, al di fuori del Giappone. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo è invece in calo, così come l’indice australiano. Infine, il comparto azionario cinese risulta più debole rispetto ai giorni precedenti, pur mantenendosi vicino ai massimi di cinque anni.
Sale il petrolio
Per quanto riguarda ancora le materie prime, chi ha scelto di investire sul Petrolio si trova di fronte ad una risorsa in netto rialzo. Nella seduta odierna, il greggio WTI è in aumento dell’1,25%, a quota 42.25 dollaro al barile. La variazione su 1 anno è ora in negativo del 24,08%. La quotazione sta toccando i massimi da fine Aprile.
In rialzo anche il petrolio Brent, ora a quota 44.99 dollari al barile (+1.26%). In questo caso, la variazione su 1 anno è in negativo del 26%. Anche il greggio europeo si sta muovendo ai massimi di fine aprile.
Nel complesso, tutto il mercato delle materie prime sta beneficiando della debolezza del dollaro e delle incertezze in merito alla ripresa economica e all’emergenza sanitaria.