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I continui problemi sulla politica sulla Privacy di Facebook
Per risolvere la questione, nel mese di luglio, l’azienda statunitense aveva aumentato la sua offerta di patteggiamento da 100 a 650 milioni di dollari. Nel dettaglio, gli utenti dell’Illinois hanno accusato Facebook di violare il Biometric Information Privacy Act dello stato americano.
Il giudice James Donato, in un’ordinanza depositata presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California, ha scritto che l’accordo transattivo rivisto avrebbe risolto le controversie, portando all’approvazione preliminare dell’accordo di azione collettiva.
Nelle otto pagine redatte dal giudice si legge anche che l’udienza per l’approvazione finale è fissata per 7 gennaio 2021.
Facebook avrebbe violato la legge dello stato attraverso la sua funzione “Suggerimenti di tag“. Tale funzione consente agli utenti di riconoscere i propri amici di Facebook dalle foto caricate in precedenza.
L’azienda ha recentemente affrontato numerose critiche da parte di legislatori e regolatori sulle sue pratiche sulla privacy. L’anno scorso, Zuckerberg ha accettato di pagare una multa record di $ 5 miliardi per risolvere un’indagine sulla privacy dei dati della Federal Trade Commission.
FB blocca centinaia di gruppi, pagine e account Instagram QAnon
Nel frattempo, nella giornata di ieri, l’azienda statunitense ha annunciato di aver bandito centinaia di pagine, gruppi e account Instagram legati a QAnon, la teoria del complotto di estrema destra secondo cui esisterebbe una trama segreta per annientare Donald Trump.
La società ha motivato il ban sostenendo che certi movimenti sono cresciuti e, pur non incitando direttamente alla violenza, hanno dimostrato di avere armi, sostenendo che le useranno. In alcune delle pagine bloccate sono stati individuati singoli seguaci con modelli di comportamento violento.
In sostanza, dopo i provvedimenti del social, anche un gruppo che non ha fatto nulla di sbagliato, ma a cui partecipano determinati individui, non avrà più il consenso della piattaforma.
La mossa di FB segue quella di Twitter di un mese fa. Che sia vera o meno la teoria sostenuta dai seguaci di QAnon, sembrerebbe che la sinistra abbia deciso che il movimento rappresenti una minaccia.
Al contempo, però, Facebook lascia agire indisturbati numerosi gruppi palesemente violenti antifascisti. Per questo motivo l’azienda viene accusata di agire politicamente, impedendo anche a decine di migliaia di sostenitori non violenti di Trump di partecipare alla campagna elettorale, molto forte sui social.
Dal punto di vista finanziario, il Titolo Facebook ha chiuso l’ultima seduta di mercato in rialzo dello 0,10%, ma con una tendenza debole. Per l’apertura odierna, infatti, è previsto un immediato calo dello 0,19%. Il valore attuale delle azioni FB è di 262.59 dollari per azione.