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Bitcoin e il pacchetto anti crisi degli Stati Uniti
Gli elementi più controversi del futuro mandato del presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden stanno già diventando più chiari. Ed è una buona notizia per il Bitcoin.
Con l’avvicinarsi del suo insediamento, Biden ha già confermato di avere in programma l’approvazione di un pacchetto di stimoli da 7 trilioni di dollari, per affrontare l’impatto del coronavirus. Tuttavia, ciò aggiungerebbe una nuova fetta al già enorme debito che gli Stati Uniti hanno accumulato quest’anno.
In un contesto in cui il dollaro risulta già fortemente indebolito, gli USA potrebbero dunque dover affrontare un potente cocktail di pericolosi fattori economici che possono ridurne la ricchezza. Ed è qui che entra in gioco il trading criptovalute: il fascino di un rifugio sicuro non è mai stato così reale.
Gli esperti prevedono che la forza del dollaro diminuirà ulteriormente nel 2021, cosa che tradizionalmente ha sostenuto il Bitcoin. Il biglietto verde è già al livello più debole, rispetto a un paniere di valute partner commerciali, da aprile 2018.
Il Regno Unito incontra la sua Brexit
Nel frattempo, dopo molte scadenze ritardate e sforzi estremi per risolvere le differenze di vedute, il Regno Unito e l’UE sono al bivio, il tempo per la Brexit è scaduto. L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione può rappresentare un successo o un fallimento per le due parti in causa. Quel che è certo è che una delle due ne uscirà bene, l’altra male.
In questo momento, in assenza (ancora) di un accordo commerciale, la sterlina ha ridotto il suo valore.
Inserendo la questione Brexit in un’analisi più ampia nel trading online di questa ultima parte dell’anno, come per qualsiasi importante evento geopolitico, rimane il potenziale per il Bitcoin di trarre profitto dall’onda d’urto nel breve termine, probabilmente già oggi.
Il FOMO istituzionale
Infine, nell’ambito degli investimenti in Bitcoin, l’attenzione rimane fissa sul concetto di FOMO da parte degli investitori istituzionali. Ovvero la paura di perdere il treno del rialzo della crypto. Ciò genererà, probabilmente, più acquisti di massa e una compressione sull’offerta.
Oltretutto, l’ingresso di operatori di grandi volumi è reso possibile anche grazie alla Federal Reserve che sostiene i mercati azionari e crea una concorrenza artificiale.
Grayscale, il gigante degli investimenti con oltre $ 10 miliardi di asset in Bitcoin, è il primo peso massimo del settore a trarre vantaggio da tali circostanze.
I segnali che al Bitcoin stia arrivando più denaro abbondano. Indipendentemente da chi e come, la FOMO istituzionale esercita una maggiore pressione sulla diminuzione dell’offerta di Bitcoin, con l’aumento del prezzo come unico risultato logico.