Per gli investitori interessati a fare trading su Azioni Fiat, la seduta odierna di mercato parte dal forte ribasso di ieri. Il Titolo ha chiuso in calo a Piazza Affari del 4,40%, a quota 8,665 euro per azione. Per la compagnia, la viariazione su 1 anno rimane in negativo del 28,47%, con il minimo e il massimo di 52 settimane rispettivamente di 5.51 e 14.78 euro. Nella giornata di ieri, il Governo italiano ha approvato un prestito di 6,3 miliardi di euro a garanzia statale, per FCA. Si tratta della misura di sostegno più ampia in Europa ad una casa automobilistica. Si attende la reazione dei mercati alla notizia, dopo il dibattito politico.
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Azioni Fiat: le condizioni del prestito con garanzia SACE
L’annuncio formale del prestito statale in favore di FCA fa seguito al beneplacito da parte della Corte dei Conti e pone fine ad una lunga procedura di approvazione del prestito, che ha suscitato diverse critiche.
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in una nota ufficiale, ha dichiarato che, fornendo sostegno statale a FCA, Roma mira a preservare e rafforzare la catena di approvvigionamento automobilistica italiana.
La divisione italiana di FCA ha sfruttato i programmi di finanziamento per l’emergenza COVID-19 annunciati dal Governo, per garantire una struttura triennale sostenuta dallo Stato, con l’obiettivo di superare la crisi innescata dalla pandemia di coronavirus. La misura di aiuto andrà a sostegno, in modo più ampio, anche del settore automobilistico italiano, in cui operano circa 10.000 imprese.
Il prestito sarà erogato da Intesa Sanpaolo, che lo ha già autorizzato, in attesa dell’approvazione delle garanzie che il governo fornirà sull’80% della somma, tramite l’agenzia di credito SACE.
La richiesta di sostegno statale ha suscitato polemiche sia perché FCA sta per fondersi con la rivale francese PSA, sia perché la holding di FCA è registrata nei Paesi Bassi. Inoltre, i marchi globali di FCA includono Fiat, Jeep, Dodge e Maserati.
Gualtieri ha dichiarato che FCA dovrebbe rispettare gli impegni in materia di investimenti e posti di lavoro, ma ha rifiutato di dire se il Ministero del Tesoro avesse imposto condizioni che incidono sul dividendo straordinario previsto da FCA per 5,5 miliardi di euro, un elemento chiave nella fusione con PSA.
I partiti politici hanno messo in discussione il dividendo, anche se questo dovrebbe essere compatibile con i termini del finanziamento. L’azienda, il cui titolo è sceso del 4,4 per cento a 8.665 euro sulla Borsa di Milano, non ha rilasciato commenti.
Fiat Chrysler e PSA: da rivedere i termini dell’accordo per la fusione
Gli investitori dovranno osservare anche l’andamento dell’annunciata fusione tra FCA e PSA.
Stando alle ultime indiscrezioni riportate da alcune fonti francesi, un azionista del gruppo PSA avrebbe chiesto di modificare i termini della fusione con Fiat Chrysler Automobiles, coerentemente ad una analisi della flessione nel settore automobilistico globale e a causa delle prospettive in calo per FCA.
Inoltre, mentre Fiat è pronta a ottenere una linea di credito sostenuta dallo Stato per 6,3 miliardi di euro, il direttore finanziario del PSA, Philippe de Rovira, ha affermato che la società francese vuole essere il più libera possibile dalla dipendenza pubblica. Ulteriori novità in vista, dunque, per l’azienda italo-americana.