Le Azioni Air France – KLM sono in calo di oltre il 5% nella seduta odierna di mercato. La crisi generata dal COVID-19 pressa ancora il settore dei viaggi, ma oggi pesano anche le parole del CEO della compagnia. Ben Smith, in un’intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano francese L’Opinion, ha dichiarato che il gruppo deve fare di più per ridurre i costi. Operazione necessaria per riequilibrare le casse societarie.

Sapevamo, prima della pandemia, che dovevamo trasformare il gruppo per renderlo più forte. Il piano che abbiamo annunciato a novembre 2019 è ancora attuale, ma la crisi ci costringe ad accelerare.

Queste le parole di Smith, mentre il Titolo è sceso fino a quota 3.47 euro per azione. L’ azienda ha una capitalizzazione attuale di mercato di 1.49B, con circa 427 milioni di azioni in circolazione.

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Il futuro di Air France-KLM è in dubbio: le parole del ministro olandese

La scorsa settimana, il ministro delle finanze olandese Wopke Hoekstra aveva dichiarato che Air France – KLM potrebbe non sopravvivere all’attuale crisi, se l’azienda non riuscirà a ridurre i costi con un piano efficace.

Secondo Hoekstra, dunque, la sopravvivenza del gruppo non è scontata. Questa situazione dovrebbe rimanere tale fino alla fine del prossimo anno, un lungo periodo in cui la società dovrà attuare più tagli possibili.

L’immediato futuro di Air France-KLM è stato assicurato dai governi francese e olandese, a luglio, con un incentivo statale totale di 10,4 miliardi di euro (12,3 miliardi di dollari) in prestiti e garanzie. L’obiettivo politico delle due nazioni è aiutare il gruppo a sopravvivere agli effetti disastrosi che la pandemia COVID-19 ha generato e sta generando sul trasporto aereo.

Il piano di aiuti, naturalmente, prevede delle condizioni. KLM ha dichiarato che taglierà altri 1.500 posti di lavoro, riducendo il proprio personale del 20%. Al contempo, l’aumento salariale concordato per il 2020 è stato congelato dalla società. Finora, tuttavia, KLM non è riuscita a raggiungere un accordo con i sindacati sui tagli necessari per soddisfare i requisiti stabiliti dal governo olandese.

Air France, invece, prevede di tagliare 6.500 posti di lavoro, il 16% della sua forza lavoro, entro il 2022.

Per ulteriori aiuti di stati, sarà necessaria una profonda ristrutturazione.

Nel frattempo, il gruppo ha dichiarato, per agosto, una perdita di 10 milioni al giorno, a causa della crisi covid.

La crisi del settore aereo si riversa sulle donne pilota

Oltre ad Air France – KLM, anche tutte le altre compagnie aeree globali stanno attuando una politica di tagli del personale. Nella maggior parte dei casi, gli accordi con i sindacati prevedono che le assunzioni più recenti siano le prime a trasformarsi in licenziamenti.

Nel comparto dei piloti, fino a quarant’anni fa, venivano assunti solo uomini. Ne deriva che il folto gruppo di donne pilota rappresenti la maggioranza delle assunzioni recenti. Con conseguente precedenza negli attuali licenziamenti.

Prima della crisi, i viaggi aerei globali stavano crescendo ad un ritmo record del 5% all’anno, generando un bisogno di 804.000 piloti per i prossimi 20 anni, sulla base delle stime di Boeing Co. La necessità di più piloti aveva spinto il reclutamento femminile.

Tuttavia, ora, per l’industria post-COVID in frantumi, gli analisti si aspettano che il traffico riprenda i livelli del 2019 e ricominci a crescere non prima del 2024.

 

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